Buongiorno a tutti,
oggi vorrei portare l’attenzione sulla questione relativa ai contratti che nel mese di Aprile abbiamo firmato a tempo indeterminato come CRP, RAC e RAO e che in data 26/05/21 sono stati messi tutti in disdetta a 24 mesi per il riassetto della rete di assistenza STELLANTIS.
Come indicato dalla Sig.ra Rubina Rovere e da Maurizio Calabrese le reti di tutti i marchi Ex PSA e FCA sono state disdettate per una nuova valutazione dei criteri e l’eventuale aggiornamento di questi, il tutto dovuto anche alle modifiche della legge BER (ex decreto Monti) che dal 05/2023 entrerà in vigore nella Comunità Europea con un aggiornamento legislativo e dei nuovi parametri da rispettare come rete di riparazione di un Marchio. Nonostante i contratti in disdetta il Ns impegno resta invariato come Centri di Riparazione nel rispettare le regole di garanzia le visite Mistery ed eventuali adeguamenti già in previsione e prescritti dal costruttore come se tutto fosse nella “normalità” parola che trova il suo perchè in questo particolare momento di transizione a livello aziendale (la fusione di 2 gruppi in STELLANTIS) e di crisi per quanto riguarda la nostra parte lavorativa.
Penso di mettere a nudo le preplessità di tutti i titolari di un azienda che da anni fà parte di una famiglia (la mia è Peugeot che da ben 34 anni rappresento) questa che ci ha dato dolori e soddisfazioni, questa che ad oggi però non ci dà un cenno di quanto potrebbe accadere alle ns realtà (forse anche perchè non hanno ancora ben chiara la situazione nemmeno loro), tra di noi tanti che avevano in corso investimenti per l’elettrificazione e si sono bloccati, perchè terrorizzati dalla disdetta del contratto, altre aziende con progetti più ambiziosi stanno valutando la situazione, ma le perplessità più evidenti le hanno gente come mè che nella sua attività ha investito praticamente il suo futuro. Le Ns realtà per lo più sono aziende famigliari, gente abituata a sporcarsi le mani e cercare di risolvere il problema senza tanti fronzoli e tanti “ma”, siamo gente terra/terra e questo clima di incertezza porta solo all’insoddisfazione generalizzata e un fuggi fuggi generale.
Come titolare di azienda capisco che il gestire una fusione del genere tra due realtà che in comune hanno solo il settore merceologico non è una passeggiata anzi le forze messe in campo sono tantissime e il dover anche gestire una rivoluzione del Post-vendita non sarà semplice, però tantissimi di noi vorrebbero solo capire se gli sforzi fatti e gli investimenti ad oggi oltre quelli che ci saranno da fare non andranno vani.
Anticipatamente vi ringrazio
Fabrizio Ferrari