Prevedere la situazione del lavoro nel 2022 è un azzardo.

Prima la pandemia (non ancora debellata) con i suoi immediati effetti nefasti, ora l’instabilità della pace in Europa con più che probabili conseguenze economiche devastanti, portano facilmente a prevedere un futuro dell’aftermarket in negativo.
Affrontare il futuro prossimo sarà particolarmente impegnativo per le difficoltà che il mercato ci offre e che non saranno facilmente risolvibili.

Anche se l’attuale situazione pandemica ci illude di offrirci una pausa e riproporci una “vita normale” la ripresa dell’industria automobilistica, che sta affrontando una carenza di materie prime, semiconduttori, aumento dei costi di trasporto, ecc. ci presenta un conto salato per un probabile incremento di recupero.

Causa gli aumenti dei costi delle materie prime e dei costi di logistica i produttori hanno notevoli difficoltà a produrre e commercializzare ricambi sia IAM che OE: ciò crea una situazione non facile da gestire sia per l’aumento dei listini, (già osservato più volte nel corso del 2021 su alcune linee di prodotti), sia per l’immobilizzo delle vetture in attesa della consegna dei ricambi, con conseguenti problemi per le riparazioni delle auto.

In alternativa i riparatori si trovano costretti ad acquistare presso altri fornitori altri marchi di ricambi per risolvere i problemi di consegna e di soddisfazione del cliente, problemi che pare non siano particolarmente sentiti dai Marchi produttori delle auto, considerando la scarsa attenzione riservata ai riparatori delle proprie reti.

Analizzando l’aftermarket, si osserva un problema: i Brand ed i loro concessionari hanno un calo di vendite di auto nuove e questo calo di nuove immatricolazioni porterà a breve minor numero di manutenzioni/riparazioni, mentre la maggior durata delle auto con più di tre anni di vita andrà a vantaggio dei riparatori indipendenti.

La ripresa dell’attività di riparazione è anche influenzata da differenti realtà geografiche ed economiche, dalle dimensioni e dinamicità delle aziende e dal loro adeguamento tecnologico, situazioni queste che influenzano positivamente/negativamente le scelte della clientela.

Il nostro obiettivo è guardare avanti.
Maurizio Mussa